Quella notte capii di colpo che l’Attore è un artista come qualunque altro artista. I suoi rapporti con le sue opere sembrano più diretti e più evidenti solo perché la materia con cui l’Attore lavora non è fuori di lui, non è penna, carta, parole scritte, pennelli, colori, tele, argilla, marmo, note e timbri musicali, ma è la sua stessa persona, la sua voce, i suoi sguardi, il suo corpo, i suoi gesti, il suo modo di camminare.
Da “L’ATTORE” di Mario SOLDATI (1970 – Premio Campiello)