Luca Ligato

Inizia il suo percorso artistico come assistente alla regia e aiuto regista collaborando con diversi registi teatrali, quali Corrado D’Elia, Pasquale Marrazzo, John Pascoe e molti altri.
Nel 2012 debutta come regista con lo spettacolo “L’Ombelico di Alvise” di Claudia Porta a cui seguirà nel 2013 “After the end” di Dennis Kelly.
È questa la partenza di un percorso di studio nella drammaturgia inglese dove la vita interroga l’arte e il dramma si fa vivo, complesso, appassionante. Lo spettacolo è andato in scena in diversi Teatri italiani, tra cui il Teatro dell’Orologio a Roma e il Teatro Elfo Puccini di Milano, dove ha sempre registrato il tutto esaurito.
Nella stagione 2013-2014 prosegue il percorso alla scoperta della drammaturgia contemporanea inglese e della poetica di Dennis Kelly con lo spettacolo “Orphans”.
Tema centrale dei suoi lavori è lo svelare quello che l’uomo nasconde nella parte più profonda di sé, andando a scandagliare le sue paure, le dinamiche e le relazioni, ma soprattutto a scoprire cosa si cela dietro la maschera sociale che ogni giorno ognuno di noi indossa senza rendersene conto.
Nel 2014 collabora con Pasquale Marrazzo come aiuto regista per il film “Te lo dico pianissimo”.
Nel 2015, in occasione dell’Expo di Milano, debutta con la sua prima performance, “W-Wunderkammer Wilde”, ispirata alla “Salomè'” di Oscar Wilde, un primo studio di uno spettacolo che ha visto il debutto a Novembre 2017 presso lo Spazio Avirex Tertulliano di Milano.
Ad Aprile del 2017, su produzione di Teatro in Mostra, cura la regia della commedia “Il Divorzio”, libero adattamento di Magdalena Barile (Lo spettacolo è la prima trasposizione teatrale del celebre film di Pietro Germi “Divorzio all’italiana”) e nel 2018 quella di “Di Sabbia e di Vento”, biografia della scultrice Camille Claudel.
Nel 2017 vince il premio “Giancarlo e Maria Luisa Sponga” con l’installazione “/Pàn-ge-a/” in mostra da Ottobre 2017 a Dicembre 2018 in svariati siti e località in Italia e in Francia.